giovedì 25 agosto 2011

Rituale Romanum

Uno dei più interessanti tra i libri ecclesiastici antichi è senza dubbio il rituale romanum, capace di far
sognare i giovani, trasportandoli come d’incanto in un mondo nuovo e pieno di mistero, e di far ricordare
ai meno giovani (per intenderci: chi era abbastanza grandicello prima del Concilio Vaticano II, che ha di
fatto abolito l’uso del latino nelle Chiese) riti e parole che oggi sembrano lontani secoli e non pochi
decenni.
Approssimativamente lo si potrebbe definire come il vademecum delle formule rituali del sacerdote, di
cui ognuno, anche il parroco del più sperduto villaggio, era provvisto.
Il rituale romanum antico, nelle edizioni precedenti il Concilio vaticano II, è scritto interamente in latino.
Si tratta tuttavia di un latino piuttosto semplice da comprendere per chiunque abbia una formazione
classica di secondo livello, quindi maturità classica o scientifica: avere un rituale romanum tra le mani
essendo in possesso di una conoscenza del latino anche solo sommaria costituisce pertanto una
esperienza suggestiva e senza dubbio coinvolgente.
Ciò sotto un duplice profilo: lo studioso, lo storico, il teologo, vi trovano i cambiamenti avvenuti nel corso
dei secoli nella dottrina ecclesiastica; il semplice erudito o curioso possono invece immergersi in un mondo
passato realmente  affascinante e suggestivo.
Lo si può suddividere in tre parti:

  • Nella prima vi si trovano le formule per amministrare i sacramenti (battesimo, matrimonio, unzione degli infermi, eucarestia, etc, etc.);
  • Nella seconda le formule di benedizione, quelle da usarsi nelle processioni e per le litanie;
  • Nella terza infine, a guisa di appendice, le formule per la tenuta dei registri che era cura del parroco redigere (registro dei battezzati, registro delle unioni matrimoniali, etc. etc) e le formule per esorcizzare i posseduti dal demonio.


Particolarmente interessanti per lo studioso risultano le parti relative all’amministrazione dei sacramenti,
poiché per ognuno di essi il rituale contiene una piccola ma efficace introduzione che è stata soggetta nel
corso del tempo a modesti ma significativi cambiamenti: si pensi ad esempio alla sepoltura dei suicidi, al
battesimo dei feti non formati e degli adulti provenienti da altre religioni, alle norme relative l’unzione
degli infermi per gli eretici.

Chi invece è spinto all’acquisto di un rituale romanum per mera curiosità, troverà invece particolarmente
interessanti e suggestive ad esempio le formule latine per la benedizione dell’acqua benedetta ed
ovviamente la parte dedicata all’esorcismo di chi sia posseduto dal maligno.

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